mercoledì 17 febbraio 2010

PERCHÈ SANREMO è SANREMO


il festivàl della canzone italiana è iniziato
belle canzoni, belle sonorità, ma forse tutti (troppo) educati, eleganti
forse solo marco mengoni (faccio sempre confusione con mangoni, e rido)
ha alzato un po’ la voce (e che voce)
forse l’unico a fare un po’ di rock
è stato enrico ruggeri (distante però anni luce da “mistero”)
e fabrizio moro che ha una voce che spacca
invece che fa? si mette a reppare, che spreco
irene grandi sempre bella e brava
ma si vede che i quarant’anni le hanno regalato
un po’ di assennatezza e (troppa) compostezza
(irene dai torna a gridare e saltare sul palco!)
nino d’angelo ha dato una bella prova
di quanto napoletano è…e ha fatto benissimo dico io
valerio scanu non si chi sia, ma tanto è stato insignificante
malika ayane ci ha fatto innamorare, brava
arisa è fuori come un balcone
ma l’essersi portata dietro tre drag queen l’ha resa cool
(bel colpo eh? il trans va di moda e lei sfrutta l’onda, sveglia la ragazza!)
poi grazie a dio hanno cacciato al volo
(ma gli hanno dato un bel calcio in culo al “principe”?)
pupo, emanuele filiberto e il tenore Luca Canonici
mi spiace invece per il povero toto nazionale
uscito anche lui ieri sera ma sempre nei cuori
di chi almeno una volta nella vita
ha potuto cantato “lasciatemi cantareeee”
ma soprattutto pochi fiori, pochissimi
(che bella la scenografia di una decina d’anni fatta tutta di fiori sanremesi)
e poi poco, pochissimo gossip “da sanremo”
solo morgan con la sua cocaina, gli ha dato un colpetto
e poi tutto tace, tutto (troppo) tranquillo
uffa ma le star di una volta
che saltavano da una camera d’albergo all’altra
che facevano richieste assurde
che davano un colore stupendo al festivàl
queste star, dove sono finite?
vabbè, aspettiamo ancora un po’
che io il festivàl lo adoro comunque, eh?

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